giovedì 7 maggio 2015

Punti di vista...




Sperando di non annoiarvi, e riagganciandomi al precedente articolo, voglio continuare a parlare di quanto successo a Milano il primo maggio scorso.
Il punto di vista delle riprese è, a mio giudizio, molto interessante. Si riesce infatti a rendersi conto abbastanza bene delle tecniche di assalto, di reclutamento e poi di fuga dei black bloc.
Si può inoltre notare come, durante il corso del pomeriggio, il blocco nero non sia rimasto fermo in un'area ristretta, ma abbia sfruttato gli spostamenti per causare ulteriore disagio alle forze dell'ordine.
Appare anche evidente come, col passare del tempo, ci sia una escalation nell'intensità delle devastazioni.
Poichè la polizia non viene fatta intervenire,



 il punto di vista dei professionisti dello sfacelo, è quello di una sempre maggiore libertà di distruggere impuniti tutto quello che gli capita sottomano.
Spostiamo per un pò l'attenzione su un altro aspetto. Il nostro Presidente del Consiglio, commentando gli incidenti di Milano ha detto:  "quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo".
Mi si permetta, da poliziotto, di sentirmi particolarmente offeso da questa dichiarazione. Infatti il Presidente insulta, a mio parere, le forze dell'ordine, incapaci dal suo punto di vista di fronteggiare non un folto gruppo di delinquenti preparati ed armati, ma semplicemente pochi ragazzi viziati che passavano per caso per le vie di Milano.
Dalle immagini si vede inoltre chiaramente come, chi rompe e incendia, non sia per nulla interessato a manifestare il proprio dissenso. Cito dal dizionario Treccani: "dissenso: parere contrario espresso dall'interno alle strutture di partiti, di organizzazioni sociali, politiche o religiose, spec. di tipo autoritario e, per estens., l'insieme delle persone contrarie". Non si parla di frantumare vetrine, svellere semafori, spaccare marciapedi ecc..
E ancora di più mi fa accapponare la pelle sentire dichiarazioni, rilasciate da più politici, che richiamano al diritto Costituzionale di manifestare. Sempre dal Treccani: "manifestare: ...partecipare a una dimostrazione pubblica, per lo più di protesta...", e mi permetto di citare la Costituzione della Repubblica che, al primo comma dell'articolo 17 recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi".
Partecipare ad una manifestazione con armi, o con il volto in tutto o in parte travisato, è già causa di scioglimento della manifestazione, nonchè motivo di arresto per chi viola queste disposizioni.
E' quindi da comprendere il punto di vista della cittadinanza di Milano se, giustamente amareggiati, esprimono il loro dissenso (civilissimo) nei confronti di uno Stato che non è stato in grado di far rispettare la legge.

Luca Martorana

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2 commenti:

  1. Con questo post hai colto il pensiero che intendevo esprimere nel commento del precedente post, concordo su tutta la linea e aggiungo che gli alti dirigenti della polizia invece di subire passivamente a volte dovrebbero alzare la testa e rispondere ai politici. Credo che chinando sempre il capo si ottiene solo di vedere più vicino il pavimento..
    Paolo

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