lunedì 21 aprile 2014

A volte ritornano. Vittorio Sgarbi a Salemi




 Volendo uscire (ma nemmeno poi più di tanto) dai temi del blog, sento il bisogno di commentare la decisione del critico d'arte più famoso d'Italia di tornare sulla scena politica salemitana.
Bisogno, il mio, che viene dalla decisione di aver scelto Salemi come luogo in cui vivere avendo sposato una salemitana.
Guardando la situazione del paese con occhi imparziali ci si rende conto di come Salemi sia una città completamente alla deriva. La situazione naturalmente



 non può essere addebitabile in toto ai tanto malvisti commissari. Appare chiaro che il dissesto amministrativo e strutturale di Salemi debba essere imputato all'incuria di passate amministrazioni che evidentemente hanno avuto più cura per gli interessi dei singoli componenti rispetto a quelli della collettività dei salemitani.
Fatta questa piccola premessa torniamo al Nostro.
Qualche anno fa il Prof. Sgarbi decide di candidarsi alla carica di Sindaco di Salemi, comune forse poco conosciuto ma sicuramente un luogo di grande importanza storica ed artistica.
Naturalmente le premesse e le promesse erano grandi trattandosi di un personaggio noto e sicuramente competente nel suo campo.
Diciamo subito che però la sua elezione non è stata un plebiscito come forse si augurava ma al ballottaggio ha avuto la meglio e così è stato legittimato a sedersi sulla poltrona del primo cittadino.
Nel 2011 la giunta comunale è stata sciolta per presunte ingerenze della mafia, così il Comune di Salemi è stato guidato da una commissione prefettizia come la legge impone in casi del genere.
E' giusto a questo punto precisare che la candidatura del critico d'arte all'epoca è stata sponsorizzata dall'ex deputato democristiano Pino Giammarinaro, personaggio noto a tutti i salemitani, condannato per associazione per delinquere, corruzione e concussione, e protagonista della recente inchiesta "Salus Iniqua" sulla sanità del trapanese.
Naturalmente qualche domanda sorge spontanea, ma non credo sia questo il luogo adatto per dare delle risposte.
Fatto sta che alle elezioni comunali di questo 25 maggio 2014 il buon Vittorio decide di rifarsi vivo.
E qualche altra domanda sorge spontanea: è ritornato di 'sua iniziativa? Perchè, visto che ha dichiarato di non avere alcun programma, alcuna lista? Cosa intende dimostrare? Ha bisogno di pubblicità?
Vediamo di dare qualche risposta.
Se il suo ritorno è farina del suo sacco non ci sarebbe motivo per proporsi senza programmi, senza lista, senza un minimo obiettivo per il bene del paese, sperando solo che qualcuno lo accolga a braccia aperte. Di contro ci potrebbe essere la voglia di "riscatto" del nostro critico, la possibilità di dare contro, come ha già fatto e come continua a fare, a ministri, magistrati, prefetti e commissari i quali hanno avuto l'ardire di applicare la legge all'interno del territorio salemitano. Per quale motivo l'avrebbero fatto se non si fosse reso necessario? Quale valenza politica potrebbe avere lo scalzare dalla poltrona di sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi? Secondo me il professor Sgarbi conosce perfettamente i motivi di quanto successo, ma per eccesso di vanagloria non può certo accettare che lui, proprio lui venga estromesso da un qualche incarico.
E' per questo che non posso credere alla sincerità della sua nuova discesa nel campo politico salemitano, men che meno posso credere alle parole che ha gridato ai quattro venti." democrazia e legalità".
Sono  un convinto sostenitore della nostra Costituzione che al comma 2 dell'art. 27 recita:" L'imputato non è colpevole fino alla condanna definitiva." ragion per cui se nessuno può -ancora- permettersi di dare del mafioso a lui, ancora di meno lui può permettersi di dare del mafioso al ministro Alfano, al ministro Cancellieri, e ancora meno di insultare servitori dello Stato come Linares che continua a lavorare per il bene della comunità a rischio della sua stessa vita.
Potrebbe invece darsi che il redivivo Sgarbi sia stato "invitato" a ripresentarsi in Sicilia per altri motivi. Ho avuto modo di rendermi conto che in paese si respira un'aria di cambiamento, che sicuramente fa paura a tutte le eminenze grigie che hanno fatto il bello e cattivo tempo in questi molti anni, quindi far rivedere personaggi pubblici sostenuti dalle stesse eminenze grigie, potrebbe in qualche maniera dar modo a qualcuno di "giustificare" il voto che altrimenti avrebbe preso un'altra strada.
Non si può pensare di far rinascere un paese solo con la propria presenza. Occorre avere programmi maturi, concreti ed attuabili, programmi che possano rilanciare il turismo ma anche l'economia, creare posti di lavoro (si, è possibile) e aiutare i giovani a non scappare, a non dover cercare altrove quello che potrebbero avere a casa propria.
E una delle strade è sicuramente quella di dare la possibilità a persone nuove, autorevoli ed oneste di indirizzare Salemi verso una strada che possa fare uscire il paese da questa crisi esistenziale che sta vivendo.

Luca Martorana

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