lunedì 5 maggio 2014

Italia ostaggio dei tifosi???




Quello che è successo a Roma sabato scorso in occasione della finale di Coppa Italia è semplicemente assurdo.
Un'altra dimostrazione di come il nostro sia uno Stato debole, senza polso, in altre parole uno Stato ostaggio di chiunque voglia creare un pò di scompiglio.
Si rende necessaria una precisazione, per "Stato" non intendo chi si adopera sulla strada per cercare di fare rispettare le regole del vivere civile, ma lo Stato



 inteso come rappresentanza politica, che non si preoccupa della salute della maggioranza dei propri cittadini, ma di accontentare chi, a turno, alza la voce per le proprie presunte valide ragioni: vari comitati "NO", sindacati, immigrati, centri sociali, collettivi, antagonisti etc. etc. e naturalmente gli ultras.
Questi bravi, poveri ragazzi, lavoratori indefessi, che faticano 8 giorni su 7 per poter poi rilassarsi la domenica allo stadio andando a vedere giocare la propria squadra del cuore.
Naturalmente è "colpa di pochi facinorosi" se succedono risse, accoltellamenti, pestaggi, lanci di petardi, di bombe carta, di fumogeni e compagnia bella.
Ma mi chiedo: questi pochi facinorosi sono presenti negli stadi e dintorni ogni domenica, in ogni stadio d'Italia?????
C'è qualcosa che non va.
E sabato di cose che non sono andate ne sono successe diverse.
Nel pomeriggio nei paraggi dello stadio già si erano verificati i primi violenti contatti tra le tifoserie.
Durante uno di questi contatti un tifoso virtuoso, uno di quei bravi ragazzi di cui si parlava prima, ha pensato bene di prendere una pistola, naturalmente con la matricola punzonata, e fare fuoco contro un gruppo di tifosi napoletani ferendo gravemente un ragazzo.
E' chiaro che gli incidenti tra tifosi e tra tifosi e forze dell'ordine sono proseguiti per tutto il pomeriggio e oltre, ma non sia mai si possa solo pensare di non fare giocare la partita, non sia mai che il calcio si possa fermare a causa di episodi gravissimi.
E difatti non solo si è giocata la partita, ma la si è fatta giocare previo placet da parte di un "tifoso", un vero signore, emblema del mondo ultras: Genny "'a carogna",  nominato sul posto autorità di pubblica sicurezza, con incarico speciale di responsabile dell'ordine pubblico, che ha deliberato che è meglio giocare piuttosto che impedire a tutte le brave persone presenti allo stadio di godere del grande spettacolo del calcio.
Quindi lo Stato, nelle persone del Ministro dell'Interno, del Prefetto di Roma, del Questore di Roma e di tutti i funzionari presenti sul posto ha dovuto convenire che si, se un tale provetto individuo dice che si deve giocare, ebbene la partita si gioca, in barba a tutte le persone offese dai comportamenti di quei delinquenti.
Non solo, il Presidente del Consiglio, presente allo stadio, anzichè alzarsi e andarsene disgustato, è rimasto bellamente seduto ad aspettare che la partita si giocasse, d'altronde sapeva di essere in mani competenti.
E non vengano a dirmi che non c'è stata nessuna trattativa, perchè imbecilli non siamo.
Trattativa o non trattativa è impensabile che si debbano verificare scene come quelle che si sono viste. Un personaggio come Gennaro de Tommaso non dovrebbe nemmeno avvicinarsi a uno stadio, altro che consentirgli di parlare con giocatori, funzionari, poliziotti e di stare appollaiato su un cancello con in bella vista la scritta "Speziale libero".
Perchè è passato troppo sottovoce questo ulteriore insulto a Filippo Raciti.
Insulto che coinvolge naturalmente tutti gli operatori delle forze di polizia che si prodigano e rischiano letteralmente la pelle ogni volta che hanno a che fare con questa marmaglia.
E non vengano nemmeno a cercare di abbindolarmi con la storia che l'episodio dell'aggressione a mano armata non c'entra nulla con la partita.
Un gruppo di tifosi napoletani è stato aggredito da un ultras romanista, un altro grande esperto di ordine pubblico che nel 2004 ha fatto interrompere il derby di Roma consigliando all'allora Prefetto che sarebbe stato meglio non giocare.
E' un cerchio che si chiude.
Quanti altri cerchi dobbiamo vedere chiudersi prima che si prendano delle vere, serie, drastiche decisioni per arginare questa situazione?
Per vedere finalmente uno Stato che abbia polso e che tuteli quelle che sono veramente delle brave persone?
Che consenta a chi si prodiga onestamente di vivere in maniera serena?
Sarò un illuso, ma se si badasse di meno a cercare di non offendere nessuno si otterrebbero dei risultati.
Il motto della Polizia di Stato è: "sub lege libertas", vuol dire che non può esserci libertà senza rispetto della legalità, non può esistere la democrazia senza il rispetto delle regole, ma queste regole sembrano non esistere quando in campo scende il calcio.
Allora tutto è concesso e guai a contravvenire le indicazioni di " 'a carogna".

Luca Martorana

16 commenti:

  1. complimenti per l'articolo, vogliamo sentire più spesso la voce di chi come te difende la dignità e il diritto delle presone oneste!

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  2. in linea di massima mi trovo d'accordo con quello che scrivi e visti anche i commenti da me pubblicati posso dire di essere stato più diretto ma al pari impietoso. Noi siamo ostaggio dei tifosi! Pensa solo a quante unità delle forze di polizia vengono impiegate negli stadi e nn sono quelli di serie A ma anche dei campionati inferiori e questi sono tutti agenti che nn vengono impiegati per la sicurezza urbana e per la tutela del cittadino onesto nei confronti della malavita.. I fattori? Sicuramente uno stato debole e sicuramente più incline a tutelare i delinquenti piuttosto che le persone oneste, le forze di polizia che hanno bisogno di una formazione non che un attrezzatura più adeguata alle situazioni di disordine pubblico del terzo millennio.. Pochi sono gli "uomini e le donne delle forze dell'ordine" come li definisce qualcuno che nemmeno sa di cosa parla che si possono permettere una formazione PAGATA DI TASCA PROPRIA e che gli permette di essere più efficiente nel proprio lavoro per poi essere comandati da politici altamente impreparati in materia di tutela del cittadino e dell'ordine pubblico, baluardo elettorale dello scorso decennio usato con soluzioni a breve termine inefficienti e atte solo a prendere voti... Oppure parlare di ordine pubblico e di "uomini e donne dello stato" solo quando si deve ottenere uno scopo personale.. e qui il punto in cui divergo.. quando parli di comitati del "NO" immagino che ti riferisci anche ai NOTAV beh! li la storia è complessa e la colpa della situazione di di disordine è solo ed esclusivamente dello stato Italiano che lede il diritto sacrosanto degli Italiani di non volere che un opera inutile e naturalmente devastante venga realizzata. I trascorsi della TAV hanno radici profonde da molto prima che si firmassero gli accordi bilaterali per la realizzazione della medesima, ma senza che narri tutta la storia perchè la si può leggere anche su internet se lo stato italiano nn avesse ordinano il pestaggio (perchè quello e stato) dei manifestanti accampati nel cantieri di Vanaus nel 2005 tra cui il sindaco del paese donne e anziani, ma avesse cercato soluzioni diverse, avrebbe evitato che i facinorosi dei centri sociali invadessero la val di susa, personalmente sono un amante del patrimonio naturale italiano della nostra flora, della fauna nn che assolutamente convinto che di spazio ai campi e al verde ne abbiamo rubato anche troppo e inutilmente e spero.. anche se vanamente che la Tav nn venga fatta.. Paolo Tagliaretti

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  3. caro Paolo, innanzitutto ti ringrazio per l'attenzione, sai che i commenti e i confronti sono sempre utili. I "comitati NO" a cui mi riferisco sono proprio tutti i vari gruppi "NO TAV", NO MOSE", NO ponte","NO MUOS", "NO bretella", NO distilleria", NO antenne" etc etc che ci sono in giro per il Paese. E' evidente che c'è qualcuno che vuole che l'Italia sia il Paese dell'immobilismo, del rimanere indietro, insomma del "NO PROGRESSO". Un altro piccolo accenno all'episodio di Venaus che hai citato. Io ho fatto moltissime volte servizio in val di Susa, sia a Venaus che a Chiomonte e ti posso assicurare che mai la Polizia si è permessa di aggredire gente inerme senza alcun motivo. A volte piuttosto che far fede soltanto alle voci dei pacifiNti manifestanti bisognerebbe chiedersi quali motivi hanno queste persone a dichiarare certe cose, quali fini vogliono raggiungere. E' molto comodo accusare chi non si può difendere anche a causa di volontà che non vogliono che le forze dell'ordine siano tutelate. Voglio ricordare che non è la Polizia a fare agguati di notte armati di fionde con biglie di ferro, con pistole lanciarazzi, con catapulte (c'ero quando è stata trovata e sequestrata) e altri vari strumenti di aggressione violenta e altamente pericolosa. Ricordo che la "Polizia" è costituita da uomini, uomini che non si divertono a fare a botte, che si fanno male, che hanno paura, ma che svolgono un lavoro che purtroppo troppo spesso li porta ad agire ai limiti della propria coscienza. Inoltre, tutti questi comitati che agiscono per voce di non si sa bene chi o cosa, e che continuano a professarsi dalla parte della povera gente, dei lavoratori, si sono chiesti se le famiglie degli oltre 3500 operai sono d'accordo sul fare la linea TAV??? Io credo che, soprattutto in questi anni scuri, la sicurezza di avere un lavoro proiettato nei prossimi 10-15 anni debba andare oltre gli interssi economici di partiti e lobbies.

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  4. Servirebbero mille parole o anche nessuna per commentare quanto accaduto.
    La verità che a volte si dice stare nel mezzo, questa volta penso sia troppo indignata per venire fuori.
    Io mi chiedo perchè altri stati con problematiche simili siano riusciti ad arginare il problema e noi no!!!!
    Purtroppo credo che siamo un popolo d'ignoranti e che tali rimarremo se non cerchiamo di osservare al di sopra del nostro naso.
    Evito commenti su tutto il resto perchè mi ritengo educato...
    Bravo Luca continua così ...
    Dario Raccagni

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    1. Grazie Dario per aver condiviso il tuo pensiero, credo che un popolo che conosca le regole del calcio più di quanto conosca i propri diritti meriti quello che succede. E' sotto gli occhi di tutti che chi ci governa può permettersi di fare e di farci quello che vuole, ma guai a interrompere il campionato, allora.....rivoluzione sarà!!!!!

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  5. Innanzi tutto i poliziotti non sono dei gigli, come li dipingete voi, il primo assalto al cantieri di vanaus non è un racconto fantascientifico dei pacifisti, ma è stato ampiamente documentato dalle telecamere del TG5, che poi i medesimi episodi non sono successi quando c'eri tu sul posto quello è tutto un altro paio di maniche. Secondariamente, se il vostro datore di lavoro non vi tutela e non vi permette di tutelarvi, forse è meglio che iniziate a fare qualcosa in merito invece di chinare sempre il capoccione e dire si signore. Poi se ti spianassero la valle dei templi faresti il comitato "no spianamento valle dei templi" tanto come è stato fatto il comitato no ponte sullo stretto di messina che ad oggi ha vinto la sua battaglia, altra opera che nn serve a nulla e distrugge un panorama naturale. Ora ribadisco continuate a parlare della TAV senza conoscerne la storia ma soprattutto dove lo stato è colpevole di tutta la situazione che si è venuta a creare. Basta leggere su internet le 3500 famiglie degli operai potevano essere impiegate per fare il medesimo lavoro con le metà dei danni.. anzi senza farne. Ma alla fine si sarebbero spesi pochi soldi e si sarebbero potuti rubare pochi soldi e poi mamma comunità europea cosa diceva se come al solito nn gli davamo il fondoschiena? Le cose qui vanno male e nn è colpa dei comitati.

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    1. Grazie all'anonimo che, seppur con un pò di irruenza, ha aperto la strada ad altri commenti e spunti di discussione.
      Mi preme innanzitutto voler perorare la causa mia e dei miei colleghi che troppo spesso non hanno occasione di far sentire la loro voce.
      Questo è il posto giusto nel rispetto di tutti!!!
      Se facessi un altro lavoro (uno qualunque) e sentissi un TG (uno qualunque) anche io direi:" ma guarda che bastardi i poliziotti!! Hanno il potere, fanno quello che vogliono, mi tolgono i soldi dal portafogli, picchiano la gente ecc. ecc. e non gli succede mai niente!!"
      Ed effettivamente i mass media sono bravissimi a far passare questo tipo di immagini, perchè quello che "fa notizia" è il poliziotto che, sbagliando sia chiaro, colpisce una volta di troppo il tifoso esagitato o il manifestante esaltato.
      E nei servizi di circa 90 secondi, tolte le chiacchiere del cronista di turno, si vede soltanto questo. Sarebbe molto istruttivo verso i cittadini fare vedere anche le ore che precedono i contatti tra forze dell'ordine e manifestanti di qualsivoglia genere. Magari in quel caso qualche opinione muterebbe vedendo i poliziotti insultati, derisi, offesi, provocati, fatti oggetto di lanci di oggetti, uova, vernice, sputi.
      E qui anticipo tutti ben pensanti che già stanno per dire:" vabbè...ma loro sanno che è anche questo a cui vanno incontro, non possono reagire proprio perchè sono la Polizia".
      Non è così. Come ho già avuto modo di scrivere e di dire non può esserci libertà senza rispetto della legalità, non può esistere la democrazia senza il rispetto delle regole. E le regole vanno rispettate da tutti, da TUTTI.
      Quindi i partecipanti al corteo che decidono di non rispettare i limiti imposti dall'autorità sanno (e lo sanno) che se usano la forza per superare quei limiti la forza verrà usata dalla Polizia per respingere la loro. Naturalmente ribadisco sempre nei limiti della legalità, e chi sbaglia deve pagare, su questo non c'è dubbio.
      Torniamo al discorso comitati.
      Caro anonimo, hai centrato il punto e siamo assolutamente d'accordo.
      Nessuno vuole che si faccia niente dove vive, in pratica fai quello che vuoi, dove vuoi ma non nel mio giardino. Purtroppo però una nazione che vuole progredire, che vuole avere un pò di voce con gli altri Stati, deve stringere compromessi forse non convenienti ma necessari.
      Se avessero deciso di fare la TAV da un'altra parte i cittadini di quel luogo si sarebbero opposti. Ma da qualche parte si deve pur fare.
      Inoltre rammento che Keynes diceva (a ragione si è visto) che bisogna investire e costruire per creare lavoro.
      Inoltre hai ragione per un altro motivo, il nostro datore di lavoro non ci tutela, d'altronde abbiamo anche un "capo" che si permette di insultarci legittimando chiunque altro a farlo.
      Invito però te e i lettori a riflettere su un altro aspetto della questione: noi poliziotti non godiamo del diritto di sciopero, quindi abbiamo in mano ben poche carte da poter giocare, ma anche se le avessimo come potremmo sfruttarle???
      Se noi non protestiamo con l'unico mezzo a disposizione (la malattia) è anche perchè non sarebbe giusto nei confronti dei cittadini che fanno affidamento proprio su di noi per la loro tranquillità. I supereroi esistono solo nel mondo dei fumetti, non puoi chiamare batman se sei in pericolo.
      Ed è anche per questo che il nostro lavoro è forse il più bistrattato di tutti, ci insultano, ci deridono, ci attaccano da tutti i fronti e noi non possiamo far altro che subire, dai nemici e dagli "amici". Ma ti posso anche assicurare che basta ricevere in cambio un sorriso o un grazie da qualcuno che hai aiutato per farti dimenticare tutte le brutte cose che pochi scellerati ti buttano addosso ogni giorno.

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  6. Luca, mi scuso per il post precedente, mi sono dimenticato di firmarmi, tu mi conosci e sai che non è così, ma magari chi nn mi conosce ha pensato "guarda questo, lancia il sasso, ma la faccia mica ce la mette" :-) cmq mi firmo in fondo a questo post.
    Parliamo della TAV e mi dispiace che sia l'informazione che i politicamente scorretti non hanno mai fatto chiarezza su questa situazione, perchè a tutti gli effetti può sembrare che tra: Valdostani, Lombardi e Piemontesi siamo usciti tutti di testa. Vi prego di seguirmi bene e se eventualmente non capite qualche passaggio chiedete pure. Il comitato NOTAV esiste dall'inizio degli anni '90 del vecchio millennio, quindi non possiamo dire che tutto quello che succede in val di susa sia colpa di una fazione politica piuttosto che dell'altra, ma è comune ed è una storia di sfruttamento del territorio per interessi puramente politici e personali. In realtà il comitato ha iniziato la sua battaglia non contro la realizzazione del terzo valico, ma bensi contro la realizzazione in quel punto perchè come al solito, L'Italia invece di imporre le proprie opinioni con l'Europa e gli stati esteri tutti è sempre prona a chinarsi a 90° calandosi i calzoni. Le battaglie legali, ancor prima delle manifestazione pacifiche e violente sono stare svariate e innumerevoli e questo tutto fatto con i soldi che le comunità volontariamente hanno investito. Sono stati interpellati geologi per le controperizie che hanno evidenziato tracce di uranio che non solo sono pericolose per l'ecosistema e per gli abitanti della zona, ma anche per il famosi 3500 operai che vi lavoreranno, non si è tenuto conto dell'impatto ambientale, negli anni '90 se ben ricordi Luca visto che tu sei anche un geologo si diceva "senza le perizie per l'impatto ambientale in Italia nn si cotruirà più nulla!", pensa che io al tempo ho fatto un corso di circa un anno per diventare perito ambientale ed è stato un anno buttato via..
    Ma la cosa importante che voglio sottolineare è che il comitato in questione non si opponeva alla realizzazione della TAV in valle d'aosta, bensì, aveva argomentato e documentato una proposta redatta minuziosamente da un team di: ingegneri, geologi, chimici e perito ambientali, per allargare il valico esistente tramite un innovativo sistema di perforazione a cui si chiese preventivo ad una ditta non ricordo di preciso se austriaca o tedesca, il quale sistema, notate bene non avrebbe nemmeno interrotto il traffico sulla linea ferroviaria esistente, ma lo avrebbe solo rallentato per qualche mese il traffico. L'unico politico che si prese a cuore questa idea che avrebbe salvato "capra e cavoli" fu Bertinotti, il quale ottenuta la poltrona a Roma, come tutti ricorderemo smise di essere patron e salvatore dei deboli. Personalmente credo che quella documentazione non sia mai stata posta al vaglio perchè in Italia di quello che pensa il popolo non frega nulla a nessuno vedi i referendum ad esempio. Questo è per fare chiarezza anche se ci sarebbe molt'altro da dire in merito. Secondo me la grande pecca del comitato NOTAV è stata sicuramente quella di non aver coinvolto l'opinione pubblica sin dall'inizio, ovvero ancor prima che iniziassero i lavori, visto che una volta tanto non ci si limitava a puntare i piedi per non realizzare un opera, ma solo a dire facciamo in un altro modo. Attenzione! Favorevoli o Contrari, la Democrazia è questa è fatta di proposte e controproposte, le quali se sono più valide o se il popolo le ritiene più valide devono essere accolte! L'immobilismo di cui parli tu è sbagliato, vero ma un chiaro esempio di immobilismo è quello che per anni ha fatto l'opposizione per nn far governare la maggioranza, senza proposte valide! Dire no è facile dire no perchè si potrebbe fare diversamente richiede lavoro e attenzione nn mi riferisco ad una parte politica piuttosto che l'altra perchè cambiando la posizione degli addendi il risultato non è mai cambiato.
    Paolo Tagliaretti (segue)

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  7. (da precedente)
    Dire no è facile dire no perchè si potrebbe fare diversamente richiede lavoro e attenzione nn mi riferisco ad una parte politica piuttosto che l'altra perchè cambiando la posizione degli addendi il risultato non è mai cambiato. Poi ovviamente dopo fatti di Vanaus sono approdati centri sociali e quant'altro che come unico scopo hanno fare casino, ma di questo non credo si possa colpevolizzare il comitato oggetto della disquisizione. Immagino che qualcuno dirà ma allora perchè i manifestanti onesti non denunciano? Beh! Vi devo ricordare cos'è successo quando manifestanti onesti hanno fotografato e denunziato un facinoroso vestito da black block, ma non lo era, che lanciava un estintore? Processato per direttissima fu prosciolto perchè il povero ragazzi in realtà... non voleva lanciare l'estintore alla camionetta dei carabinieri, ma al contrario si apprestava a spegnere un incendio che l'avrebbe fatta saltare per aria e il fazzoletto davanti al naso? ah! beh! quello era per non rimanere intossicato dai fumi tossici prodotti dallo stesso!
    Per quello che riguarda i corpi di polizia, ribadisco quanto detto sopra, sono: male attrezzati, formati con criteri obsoleti e mancati dei supporti psicologici che chi fa l'agente dovrebbe avere a disposizione sempre! Ribadisco, ha senso che un agente debba pagare di tasca propria queste cose? Poi voglio lanciare una bomba, ha senso il nepotismo in un ambiente di lavoro che dovrebbe essere altamente meritocratico? Come possiamo pretendere di combattere una delinquenza organizzata meritocratica con uno stato da sempre fondato su basi nepotiste?
    Vi voglio ricordare, cari amici che voi lavorate per uno stato che "licenzia il povero Placanica per aver fatto il suo dovere e poi dedica un'aula del parlamento a Giuliani il quale, in un'ordinaria giornata di follia, voleva fare la pelle agli uomini e le donne dello stato! Come da buona paraculo qualcuno che taglia i fondi alla DIA antimafia e toglie la scorta al colonnello Ultimo vi ha definiti"
    Sicuramente non avete diritto di sciopero, ma avete diritto di contestare un ordine sbagliato... Per ora le corda tra popolo è stato non è ancora abbastanza tesa, per cui si può dire "ma chi me lo fa fare di mordere la mano del padrone".. ma mi chiedo.. quando il popolo Italiano sarà ridotto allo stremo, come grecia, spagna e cipro di cui si queste ultime due guarda caso nn ci arrivano mai notizie e il popolo sarà dalla parte della ragione, perchè il politico non taglierà minimamente i suoi privilegi e il cittadino non avrà di che mangiare: polizia, carabinieri ed esercito che faranno? Continueranno a difendere lo stato, che tra virgolette affama anche loro o si schiererà dalla parte del popolo?
    Paolo Tagliaretti

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    1. Grazie Paolo per i tuoi interventi. Avevo intuito che fossi tu a fare anche quello precedente ma nel dubbio, anzichè attribuire meriti erronei ho preferito restare sul generico.
      Sei molto chiaro sul fattore politico NO TAV, e tante precisazioni saranno sicuramente utili a chi vorrà ancora approfondire.
      In riferimento al fattore "ordine pubblico" il discorso è sicuramente più ampio e complesso.
      Una sola domanda su un fatto che è poco chiaro a me: a cosa ti riferisci quando dici che i poliziotti pagano la formazione di tasca propria??
      E sono ancora d'accordo con te quando dici che non ci si può permettere di denunciare i delinquenti altrimenti si è oggetto di ripercussioni.
      Allora gli stessi manifestanti dovrebbero pensare di non far partecipare quei personaggi che loro sanno bene essere lì solo per fare casino.
      E speriamo di non arrivare mai ai livelli della Grecia. Vorrebbe dire che il nostro Paese è caduto in un baratro da cui non è possibile uscire.
      Continuo ad invitare chiunque voglia far sentire la propria voce a partecipare!!!!

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  8. Sul discorso formazione apriamo un capitolo molto importante, ed è un nervo scoperto in generale, purtroppo non parlo solo del pubblico, ma anche del privato, questa è una nazione che non investe nella formazione. Ti faccio un esempio pratico.. tu ti sobbarchi i costi di una laurea in materie socio-psicologica i quali oltre al costo vivo delle tasse e dei libri hanno anche i costi degli spostamenti. Le tue nuove capacità acquisite le impieghi tutti i giorni nel tuo lavoro senza nemmeno accorgertene perchè farlo diventa automatico, così la polizia di stato si trova ad avere un agente altamente formato, pagato poco e senza averci rimesso nemmeno un centesimo. Ma io ti cito questo come amici che fanno corsi di krav maga o di tiro avanzato, o di mediazione sociale sempre a loro spese, questo perchè i corpi di appartenenza non forniscono una formazione all'altezza delle reali problematiche che tutti i gg incontrano sul lavoro. Ora qualcuno potrebbe fare ragionamenti del tipo "si ma la formazione è un titolo che rimane a me perchè lo dovrebbe pagare lo state?" secondariamente "io potrei formarmi a spese dello stato e poi andare a lavorare per il privato". Le osservazione sono ambedue giuste è il punto di vista ad essere sbagliato. In primis ricevere una formazione specializzata è un premio, un benefit per l'ottimo lavoro svolto che arricchisce il tuo bagaglio ma che lo stato come detto sopra sfrutta a piene mani! Secondariamente se una persona vale si deve fare del tutto per nn farla andare via, se poi questi va a lavorare nel privato fa sicuramente ottima pubblicità al corpo di provenienza, per cui la spesa formativa ha un ritorno d'immagine che oggi è altamente corroso. e mi viene da dire "hai detto niente!"
    Immagina quanto può fare un agente con una seria formazione psicologica o sociologica a dispetto dell'agente che parla a fatica l'italiano.. (e ce ne sono)
    Sull'altro discorso nn mi trovi d'accordo, non è il manifestante pacifico che può impedire che quelli facinorosi si presentino ad una manifestazione. Io ho visto i black block all'opera a genova e parlo dei veri black block nn il ragazzino che si veste di nero e fa finta di esserlo.. La mia formazione militare, mi permette di affermare che i suddetti sono veri e propri corpi paramilitari, con una preparazione alla guerriglia urbana con i baffi! Infatti a genova hanno messo in seria difficoltà sia i poliziotti che i carabinieri... Se fosse stata una battaglia direi che l'hanno vita loro.. Cmq hanno messo in difficoltà anche la polizia russa e l'intervento strategico canadese. Ad esempio in una via del centro vidi attaccare una squadra di poliziotti a tenaglia, sono stati: rapidi, puliti, disorientati, distruttivi e finita l'azione puff! Sono spariti come i lampi. Formazione attuale contro formazione obsoleta.. Paolo

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    1. caro Paolo, sul discorso formazione sono perfettamente d'accordo con te, come anche sul discorso della organizzazione paramilitare di alcune frange di "manifestanti". Un punto di critica lo muovo sul discorso, seppur coerente, dell formazione specifica. La professionalità prescinde dal titolo di studio, dalla capacità o meno di parlare l'italiano come Dante. Conosco colleghi laureati incapaci di confrontarsi con il prossimo e altri con la terza media che invece sono degli ottimi poliziotti, sia sul piano investigativo che umano. Estendendo inoltre il discorso ad altre occupazioni dovremmo pensare che l'Italia sia un paese di incapaci visto che tante attività non richiedono una formazione di studi approfondita o vengono svolte da persone che, per svariati motivi, non hanno avuto la possibilità di studiare.

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  9. Va beh! Sui colleghi laureati Io l'ambiente universitario lo vivo ora, tu l'hai vissuto due volte, nemmeno questi è esente da raccomandazioni, mazzette, nepotismi e favori sessuali per avere il tanto agognato pezzo di carta :-). Ribadisco quanto detto sopra, l'Italia è un eccellenza in fatto di anti-meritocrazia. Dico una cosa che è relativamente attinente a quanto detto nell'ultimo pensiero.. "Noi siamo un paese di incapaci" e aggiungo "di intendere e volere" perchè se stiamo andando male, se ogni giorno ci stiamo avvicinando a Grecia e Spagna, anche se lo vogliamo negare a tutti i costi, è proprio perchè non siamo più un popolo di inventori, non siamo più un popolo di cultura, non più un popolo che punta sulla natura e sull'eno-gastronimico. Oggi abbiamo il laureato albanese o romeno che apre un impresa edile e lavora meglio dell'artigiano nostrano, senza rubare nulla a nessuno e facendo prezzi giusti. La realtà dell'artigiano di oggi, caro Luca è quella di uno che ha fatto 6 mesi l'apprendista, apre la partita iva e pensa di essere un professionista. I capaci a cui ti riferisci tu era gente che prima di vedere la cazzuola aveva portato sacchi di cemento per 3anni come minimo, per chi imparava, si formava nn con la scuola ma stando dietro al mastro, che gli spiegava, gli faceva provare e magari ogni tanto gli dava anche qualche scappellotto.. Questo è un paese di diritti dove di doveri nn se ne vuol sentire nemmeno parlare.. Oggi il tempo e dico purtroppo il tempo di "apro la ditta con la mia macchina, il secchio e la cazzuola" è finito, oggi devi partire già attrezzato al massimo e devi conoscere tutte le ultime tecniche per svolgere il tuo lavoro, se no sei già tagliato fuori dal mercato.. Ma in Italia c'è stato un tempo anni 70/80 in cui nn serviva aggiornarsi perchè eravamo noi a immettere sui mercati "l'ultima tecnica di lavoro" eravamo innovatori. es. lo svitol esiste dalla fine degli anni 40 e nn l'ha inventato la arexon ma la WD di torino infatti lo trovi ancora oggi sugli scaffali col nome di WD40 per il resto del mondo era un prodotto alieno.. Tutto questo per dirti che un tempo nn molto lontano, la FORMAZIONE eravamo NOI in tutti gli ambiti.. oggi grazie ai nostri politici ed ad una massa, come l'hai definita nei post sopra, immobilista, che vede solo nell'industria ed in un lavoro senza responsabilità, la grande salvezza, siamo diventati un popolo di incapaci.. Io capisco i tuoi discorsi, abbiamo un età per cui siamo cresciuti consapevoli che questo è principe in tutto, ma dobbiamo avere l'onesta di ammettere che oggi non è più così. La formazione è alla base di tutto, sia essa formale e/o informale. Sulla lingua mi dispiace ma è una di quelle cose su cui non transigo, se siamo tutti italiani dobbiamo conoscere tutti l'Italiano in maniera impeccabile, il dialetto lo puoi parlare con chi parla il dialetto. La nostra non è una lingua è cultura e se non lo si conosce perfettamente si da ragione a salvini, bossi e compagni briscola. Paolo

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  10. Sono perfettamente d'accordo, soprattutto sul tema dei dialetti. Prova a venire in Veneto qualche giorno e capirai che c'è da uscire pazzi........e mi riferisco a rappresentanti di tutti gli status, mi è stato detto da un dottore, laureato in medicina e specializzato in urologia, testuale:" Ghetto da farte operar" e oltretutto il mio accento tradisce origini non propriamente nordiche. Questo per ribadire anche il tuo concetto su capacità intellettuali di interazione sociale. Come vedi non siamo tanto distanti.

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  11. Si infatti, per quello che mi riguarda il tuo accento non è un problema, anche perchè in questo caso non siamo più nel campo della corretta espressione della lingua, ma delle dizione e fatto salvo che uno non faccia l'attore si può anche soprassedere, anche perchè a quel punto dovremmo mettere alla gogna tutte le r mosche o alla francese e chi ne ha più ne metta.. Anzi a volte la dizione o una parola all'interno di un contesto di slang locale arricchisce la lingua, a mio vedere lo arricchiscono sicuramente di più degli inglesismi.. Ma con mio immenso piacere noti anche tu che è inconcepibile nella professionalità parlare male, o come nel caso sopra non parlare l'italiano e siamo l'unica nazione dei paesi sviluppati o in via di de-sviluppo in cui è concepita una cosa simile, nelle altre se non conosci la lingua in maniera impeccabile non vieni assunto.. Paolo

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